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Il settore ricettivo è pronto alla ripresa del turismo? 

Esaminiamo il comparto turistico di fronte alla "ripresa" post-pandemica.

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Il comparto del turismo ha riscontrato, specie nel periodo estivo, dei numeri davvero incoraggianti in termini di presenze e introiti. Si può infatti parlare, senza esagerare, di vera e propria ripresa del settore ricettivo in Italia.

I turisti stranieri sono tornati a visitare le bellezze del nostro Paese, gli italiani hanno riscoperto luoghi e sapori del proprio territorio, sorge però un dubbio: le strutture ricettive sono pronte alla ripresa del turismo?

Quest’ultimo infatti è cambiato e di conseguenza le esigenze dei turisti che non sono più quelle pre-pandemia. Si sono trasformate, anche in relazione proprio a quanto accaduto negli ultimi due anni.

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Il presente e il futuro del settore ricettivo. 

Dopo le grandi difficoltà del settore alberghiero nei due anni precedenti, gli addetti ai lavori hanno iniziato la stagione estiva 2022 con cautela, ma anche con aspettative che in molti casi sono state addirittura superate

I dati parlano chiaro. L’Enit (l’Ente Nazionale italiano per il turismo) ha riportato alcune statistiche che hanno mostrato come, rispetto allo scorso anno, si sia registrato un +172% di presenze. Tenendo conto che il 2022 non è ancora terminato, il dato si presenta alquanto interessante. Questo pur considerando che i turisti russi, cinesi e giapponesi sono stati i grandi assenti di questa ottima stagione turistica.

Già si riscontrano poi segnali positivi per il 2023. Ad oggi, sempre secondo l’Enit, le prenotazioni aree verso l’Italia sono già quasi 2 milioni. Un dato con un significato interessante perché l’incremento si attesta intorno al 125% rispetto a quest’anno, con una presenza che aumenterà in particolare per il turismo proveniente da USA, Germania e Regno Unito.

Quali sono e quali saranno gli interessi dei turisti?

In questi mesi le presenze non sono mancate, tra città d’arte in Italia prese d’assalto ed eventi sportivi importanti come le ATP Finals a Torino appena concluse che hanno richiamato appassionati di tennis da tutto il mondo o i Mondiali di Nuoto svoltisi lo scorso agosto a Roma.

Sono solo alcune delle ragioni del turismo nel nostro Paese, alle quali si possono aggiungere altre manifestazioni sportive come le partite di calcio, grandi eventi come i concerti o le fiere che hanno ripreso regolarmente a svolgersi. Questo con un conseguente aumento delle prenotazioni negli hotel e nei ristoranti, che hanno ripreso a lavorare con ritmi che quasi avevano dimenticato.

Per il 2023 si possono già conoscere i trend del turismo. Informazioni interessanti che gli addetti del settore Ho.Re.Ca. non possono certo ignorare.

Ecco l’identikit del nuovo turista:
  • Ricerca esperienze originali e creative che guardano alle proprie esigenze personali e di vita;
  • Vuole trovare benessere, anche emotivo, con esperienze nuove magari fuori dagli schemi;
  • È interessato a soggiorni, anche estremi, immerso nella natura. Guai però se manca la connessione Internet;
  • Intraprende viaggi “nostalgici” per assaporare aria di famiglia;
  • Desidera vivere esperienze immersive e molto fisiche;
  • Al contempo però cerca nelle esperienze la dimensione “on life” che prevede una sottile e non netta linea di confine tra l’esperienza concreta e quella digitale;
  • Sceglie spazi riservati e ama la libertà.
Prospettive future del turismo in Italia

Inoltre nella prospettiva futura, il turismo sembra non guardare più solo alle grandi città d’arte o alle mete più conosciute ed instagrammabili. Si sta ad esempio intravedendo una possibile delocalizzazione turistica che comporterà la creazione di una rete di collegamenti diversi ed efficienti verso piccole città ora meno accessibili. Un modo per alleggerire il carico di turisti ora presente solo sulle grandi città, ma anche per creare nuovi possibili itinerari.

Dato l’aumento delle prenotazioni in hotel e strutture ricettive in genere, così come nei ristoranti, molti addetti al settore si stanno chiedendo, alla luce delle prospettive previste per il prossimo anno e oltre, se sono pronti o meno a venire incontro alle esigenze dei propri ospiti. 

Come le strutture ricettive possono prepararsi al meglio per accogliere di nuovo i turisti.

Alberghi, bed and breakfast e agriturismo devono essere in grado di comprendere la grande opportunità che il mercato sta di nuovo offrendo loro.
Come prepararsi dunque al nuovo turismo in arrivo?

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha affermato che gli alberghi italiani necessitano di una riqualificazione, alla luce dell’arrivo di grandi gruppi internazionali con grandi fondi di investimento con i quali competere risulta molto difficile. 

Gli hotel, come meglio possono, si devono dunque preparare ad offrire servizi in grado di mettere a proprio agio l’ospite, che lo facciano sentire come a casa ma con tutti i comfort che non può avere nella frenetica vita di tutti i giorni.

Se, come dice il detto, “il  buongiorno si vede dal mattino”, il momento della colazione nelle strutture ricettive diventerà sempre più la coccola quotidiana per il proprio ospite. Un momento in cui questo può sentirsi viziato e seguito per vedere esauditi i propri desideri. Tutto parte da un buon caffè, un rituale al mattino importante non solo per noi italiani. Per questo motivo attrezzarsi con macchine da caffè professionali di ultima generazione può essere la mossa giusta per intercettare le nuove esigenze di un turismo che è tornato ma che ha anche nuove caratteristiche.

Personalizzare una bevanda, scegliere tra diverse miscele di caffè o preparare bevande con latte fresco, sono tutte possibilità fortemente apprezzate dall’ospite della struttura ricettiva.

Investire in macchine tecnologiche ed efficienti inoltre non solo soddisfa i clienti ma anche il portafoglio. Macchine per il caffè vecchie, anche di 10 anni, consumano molto di più di quelle nuove e non ottengono nemmeno le medesime performance.

Il rilancio del turismo italiano può creare tante opportunità nuove, purché le si sappiano cogliere e leggere nel modo giusto. Un’occasione d’oro che sarebbe perciò un peccato lasciarsi sfuggire.

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